Avvio della procedura di elezione del Garante dei Diritti delle Persone Private della Libertà Personale del Comune di Firenze

Questa figura indipendente e di garanzia è incaricata di tutelare i diritti fondamentali dei detenuti e degli ospiti delle strutture restrittive locali. Candidature aperte fino a sabato 15 febbraio 2025 ore 12.

Nel Comune di Firenze è istituita la figura del Garante dei Diritti delle Persone Private della Libertà Personale, un organo autonomo previsto dall’articolo 12 bis dello Statuto comunale. Questo ruolo è stato concepito per garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, ponendo particolare attenzione alla dignità umana e all'accesso ai servizi essenziali.

Requisiti per la candidatura

Per accedere alla carica di Garante, è necessario possedere una comprovata competenza in ambiti come le scienze giuridiche, i diritti umani o le attività socio-sanitarie in contesti penitenziari. Inoltre, sono previsti requisiti di integrità e incompatibilità, come l’impossibilità di svolgere altre attività lavorative che generino conflitti di interesse o l’esercizio della professione forense. 

Candidature aperte fino a sabato 15 febbraio 2025 ore 12

Procedura di nomina

La nomina del Garante avviene tramite una procedura articolata:

  • Le candidature vengono valutate dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, con il supporto della Direzione competente in materia sociale.
  • Il Consiglio Comunale elegge il Garante a scrutinio segreto. In caso di più candidati, è richiesta una maggioranza qualificata o semplice, a seconda delle fasi di voto.
  • Il mandato del Garante ha una durata di sei anni e non è rinnovabile.

Attività del Garante

Il Garante svolge una molteplicità di attività volte a tutelare i diritti delle persone private della libertà personale o limitate nella stessa. Tra queste:

  • Si impegna a garantire che persone detenute o soggette a misure restrittive possano esercitare i loro diritti in ambiti quali salute, lavoro, istruzione, formazione, cultura e sport. Questi interventi mirano a favorire la reintegrazione sociale e il recupero della persona.
  • È compito del Garante monitorare le condizioni di detenzione, trattamento e ambienti dei luoghi di restrizione, tra cui istituti penitenziari, camere di sicurezza, strutture sanitarie per trattamenti obbligatori e altre simili. Attraverso visite e segnalazioni, il Garante può rilevare eventuali violazioni dei diritti o fattori di rischio per le persone coinvolte.
  • Organizza iniziative e collabora con associazioni, enti pubblici e privati per promuovere una maggiore consapevolezza sui diritti umani e sull’umanizzazione della pena detentiva.
  • Riferisce annualmente al Consiglio Comunale sulle attività svolte, proponendo eventuali interventi migliorativi. Può inoltre richiedere informazioni o proporre azioni per tutelare i diritti delle persone coinvolte.

Autonomia operativa e supporto

Il Garante gode di piena autonomia operativa, collaborando con le Direzioni comunali per svolgere le proprie funzioni. È previsto il diritto a un’indennità e a rimborsi spese, con il supporto amministrativo della Direzione che si occupa dei servizi sociali.

Diritti delle persone detenute

Un altro aspetto cruciale è il diritto delle persone detenute o limitate nella libertà di avere colloqui riservati con il Garante, garantendo riservatezza e rispetto della normativa sulla privacy.

Cessazione della carica

La carica di Garante può cessare per dimissioni, revoca o sopraggiunta incompatibilità. La revoca può essere disposta per gravi motivi legati all’esercizio delle funzioni, con una procedura che prevede il coinvolgimento del Consiglio Comunale.

 

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